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Lo scorso mese di ottobre è stata ufficialmente inaugurata, presso l’ospedale S. Chiara, la Breast Unit, centro multidisciplinare per la cura del tumore al seno. In Italia 1 donna ogni 8 si ammala di cancro al seno, la neoplasia più diffusa fra le donne. Secondo i dati forniti da Lilt, il tumore al seno è la neoplasia più presente in tutte le fasce d'età, e costituisce il 41 per cento dei tumori diagnosticati nelle donne fino ai 49 anni. In Trentino si stimano 800 nuovi casi all'anno, ma la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari all'87%, in media con il resto d'Italia. Altre fonti indicano un numero inferiore (circa 500): si tratta comunque di circa due nuovi casi ogni giorno.
Vorrei tuttavia richiamare l’attenzione su un gruppo di pazienti post-menopausa per le quali, dopo l’intervento, non sarebbe sempre necessaria la chemioterapia. Per stabilire la necessità o meno della chemioterapia è sufficiente sottoporre le pazienti ad un test genomico. Effettuare il test genomico del tessuto tumorale, dopo la sua asportazione chirurgica, permette di stabilire quale sia il miglior trattamento dopo l’intervento chirurgico.
Lo Swog Cancer Research Network, centro di eccellenza per la ricerca oncologica negli Stati Uniti, ha recentemente effettuato uno studio su oltre 5.000 pazienti sottoponendole al test genomico per stabilire il grado di aggressività della patologia, confermando che il 91,9% di quelle sottoposte alla sola terapia ormonale, dopo la rimozione del tumore, era viva ed in salute dopo cinque anni dall’intervento, senza rilevanti differenze con quelle trattate con entrambe le metodiche (chemioterapia e terapia ormonale). Sono dati che evitano alle pazienti di sottoporsi a cure piuttosto pesanti come la chemioterapia e probabilmente ridurre i costi di chemioterapie evitabili.
Purtroppo in Trentino il test genomico del tessuto tumorale – un test costoso – è posto a carico della paziente, e non tutte possono permettersi il costo. Solo in Lombardia, in Toscana e nella Provincia di Bolzano il costo viene rimborsato.
Tanto premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

• se non ritenga opportuno garantire il test, gratuitamente, a tutte le donne per le quali è utile effettuare il test genomico del tessuto tumorale, al fine di stabilire la terapia più adeguata dopo l’intervento.

Cons. Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde